Alimentazione e Yoga

Iniziare un percorso di consapevolezza fisica e psicologica non può prescindere da una matura presa di coscienza della propria alimentazione: cibarsi attentamente è vivere la propria pienezza.

Come si declina il rapporto tra alimentazione e yoga?

Praticare yoga comporta modificare la propria dieta?

Indicazioni del rapporto tra alimentazione e yoga si trovano nei testi yoga più antichi, spesso correlati al mondo ayurvedico, con indicazioni materiali ma anche più squisitamente simboliche. 

Lo yoga è una disciplina basata sull’esperienza, in primis fisica, che apre ampi spazi a dimensioni riflessive di tipo filosofico, o addirittura religioso-devozionale in alcuni contesti come quelli originari Indiani. 
Nella nostra realtà Europea lo Yoga si è declinato in un proprio percorso di integrazione con la nostra cultura e tradizione. Da noi si ricerca soprattutto un benessere fisico e psicologico derivante dallo sviluppo di una piena consapevolezza del sè e del mondo che ci circonda.
In tale contesto il rapporto tra alimentazione e yoga va dunque ricercato. 
Sarebbe errato tradurre le indicazioni della tradizione yogica in mere imposizioni nutrizionali che risulterebbero totalmente decontestualizzate .

Alimentazione e yoga oggi

La tradizione yogica Indiana prevede una dieta vegetariana, ma la cosa più importante che bisogna capire e mettere in pratica in un piano di alimentazione e yoga oggi è la maggiore consapevolezza del cibarsi.  Non importa se per il proprio benessere si vuole mantenere una dieta mista o una dieta vegetariana, latto-ovo-vegetariana o altro.
Più importante è comprendere che alimentarsi è un momento della propria vita che va vissuto nella sua pienezza. 

Alimentazione e yoga non è solo vegetariana

Un'alimentazione yogica tutti i giorni

Da un testo di Barbara Biscotti, riportiamo in modo semplificato cinque punti che possono aiutarti a maturare una tua nuova consapevolezza nel rapporto tra alimentazione e yoga:

  1. Un pasto consapevole
    mentre mangi limita ogni fonte di distrazione (tv, cellulare, musica ecc.), impara ad osservare il tuo cibo e i gesti che compi per assumerlo; mastica e inghiotti lentamente
  2. Al di là del gusto e disgusto
    prova ad assaggiare un cibo che “non ti piace” e cerca di analizzare le tue percezioni circa questo alimento: libera la tua mente da preconcetti o esperienze che potrebbero essere superate
  3. La beatitudine in un piatto
    scegli un piatto che ti piace immensamente, disponilo con cura su un piatto e prima di gustarlo lentamente contemplane la bellezza, il profumo, le forme: è un momento di beatitudine.
  4.  La metà della metàCinque gesti quotidiani per la consapevolezza del cibarsi
    scegli un alimento che vuoi e inizia a consumarlo gustandone metà porzione. Continua gustando la metà di ciò che ti rimane nel piatto: il piacere durerà più a lungo e imparerai che gustare ciò che mangi non è legato alla quantità bensì all’attenzione che dedichi ai tuoi gesti.
  5. Il cibo veritiero
    è importante in un nuovo rapporto tra alimentazione e yoga imparare a porre attenzione a ciò che mangiamo: cosa era fresco e cosa conservato? che tipo di conservanti erano eventualmente presenti? da dove proveniva il cibo che diventa parte di me? come è stato prodotto o coltivato?
    Un cibo poco rimaneggiato rientrerà più facilmente in un equilibrio naturale del mio corpo.

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